Giornalisti facebook…e la rapina in piazza con arresto diventa una scazzottata
Ma cosa ci stanno a fare i giornalisti quando le notizie le possiamo leggere benissimo sui social? Poche righe corredate di foto e siamo a posto così, altro che le solite frottole che raccontano sui media. Questa domanda, purtroppo, se la sono fatta anni fa gli stessi giornalisti convinti che il citizen journalism (o giornalismo da strada) potesse dare il colpo di grazia ad una professione notevolmente scaduta negli ultimi tempi. Cari colleghi, fatevene una ragione. Il giornalismo social è il peggio che si possa immaginare e non darà mai nessun colpo di grazia ad una professione nobile come il giornalismo che ha partorito tanti di quei nomi illustri da far ritenere chi sta scrivendo indegno di far parte della categoria. Il giornalismo social è in grado di partorire notizie fasulle in una frazione di secondo e convincere tanti boccaloni della domenica che quel che si è scritto è pura verità. Oppure tanti che, semplicemente, vogliono credere che le cose siano andate in un certo modo. E’ accaduto ancora l’altro giorno e accadrà di nuovo, ne siamo certi.
Accadrà sempre finché non ci toglieremo di torno quella smania di protagonismo che ci avvolge quando abbiamo una notizia e la vogliamo dare senza nemmeno ragionarci un secondo per capire se le cose sono andate veramente così. Sia ben chiaro, chi scrive non vuole certo fare la paternale a chicchessia però una cosa vorremmo che sia chiara ed è per questo che lanciamo un appello. Giornalisti social non fateci perdere tempo, ne abbiamo già poco. Ma cos’è successo di così grave? Capita che l’altro giorno venga postata sui social una foto con due pattuglie dei Carabinieri e un’ambulanza in piazza Liberazione a Magenta. Il giornalista social trae la sua conclusione: scazzottata. Ma come? Due pattuglie di Carabinieri e un’ambulanza vogliono dire che due, tre, quattro persone si sono prese a calci e pugni?
Ma chi lo ha detto scusate? In realtà un giovane aveva puntato il taglierino ad un altro ragazzo e si era impossessato del suo telefonino cellulare e della felpa per poi fuggire. Ovvero rapina. Che, come reato, è cosa ben diversa dalla rissa. Il rapinatore è stato poi arrestato dai Carabinieri prontamente intervenuti. Quindi rapina con arresto. Non ci va di aggiungere altro se non auspicare che i giornalisti social la piantino li e si dedichino alla calzamaglia che è meglio…