Il Cervo volante che si sentiva brutto
C’era una volta, in un angolo remoto del parco del Ticino, un cervo volante di nome Luciano. Luciano era un insetto dalle mandibole imponenti e dalle ali robuste, ma nonostante la sua figura fosse impressionante, si sentiva terribilmente brutto. Ogni giorno, evitava di parlare con gli altri insetti del bosco e si nascondeva tra le foglie per non farsi notare. Luciano passava il suo tempo a spiare gli altri insetti, ammirando la bellezza delle farfalle dai colori vivaci, la grazia delle libellule e la luminosità delle lucciole. Si chiedeva perché fosse stato creato così diverso, con quelle mandibole che gli sembravano ingombranti e orribili, così brutto.
Un giorno, mentre Luciano si stava riposando su una foglia, sentì un leggero fruscio. Si girò e vide quattro femmine di cervo volante che lo stavano osservando con interesse. Si chiamavano Camilla, Fiorenza, Gina e Margherita. «Ciao Luciano,» disse Camilla, la più coraggiosa e meno timida del gruppo, «perché ti nascondi sempre? Noi ti abbiamo osservato da lontano e ti troviamo affascinante.» Luciano era incredulo. «Davvero?» chiese timidamente. «Pensavo di essere brutto e che nessuno mi volesse.» Fiorenza sorrise dolcemente. «Ma no, Luciano. Le tue mandibole sono magnifiche e le tue ali forti sono ammirate da tutte noi. Sei un esemplare bellissimo della nostra specie.» Gina annuì. «Siamo tutte qui perché vogliamo conoscerti meglio. Sei il cervo volante più affascinante che abbiamo mai visto.» Luciano sentì il cuore riempirsi di gioia. Non poteva credere alle sue orecchie. «Davvero pensate questo di me?» chiese ancora, quasi temendo che fosse solo un sogno. Margherita si avvicinò e posò delicatamente una delle sue zampe su di lui. «Sì, Luciano. Sei speciale e unico. Non devi nasconderti più.» Da quel giorno, Luciano cominciò a uscire dal suo nascondiglio e a trascorrere più tempo con Camilla, Fiorenza, Gina e Margherita. Scoprì che non solo era apprezzato per la sua bellezza, ma anche per la sua gentilezza e il suo coraggio. Il bosco del parco del Ticino diventò un luogo ancora più meraviglioso per Luciano, che finalmente si sentiva amato e accettato. E così, il cervo volante che un tempo si credeva brutto scoprì di essere, in realtà, un vero principe tra gli insetti del bosco. E così, vissero tutti felici e contenti.
La vera bellezza risiede negli occhi di chi guarda e nell’accettare se stessi per ciò che si è. Spesso ci sottovalutiamo perché non vediamo ciò che gli altri vedono in noi. È importante ricordare che ognuno di noi ha delle qualità uniche che ci rendono speciali e amati. Non bisogna nascondersi per paura di non essere accettati, perché c’è sempre qualcuno che ci apprezza esattamente per come siamo.