Penelope, la poiana pettegola.
C’era una volta, nel parco del Ticino, una poiana di nome Penelope. Penelope amava appollaiarsi su un alto traliccio di legno, da dove poteva osservare ogni angolo del bosco. Con il suo acuto udito e la sua vista penetrante, Penelope sapeva tutto di tutti.
Ogni giorno, la poiana scendeva dal suo traliccio e volava di albero in albero, raccontando agli altri animali ciò che aveva visto e sentito. «Hai sentito? Il tasso ha perso una delle sue noci!», diceva a una lepre. «Lo scoiattolo è stato visto rubare semi dal nido del picchio!», raccontava a una volpe.
Presto, tutti nel bosco sapevano che Penelope era una grande pettegola. Alcuni animali la trovavano divertente, ma molti altri iniziavano a stancarsi delle sue chiacchiere. Un giorno, Penelope sentì qualcosa di davvero succulento: vide la volpe, conosciuta per essere molto furba, nascondere una scorta segreta di cibo in una vecchia tana.
Senza pensarci due volte, Penelope volò via e raccontò a tutti della scoperta. Le cornacchie, che erano sempre a caccia di cibo facile, ascoltarono attentamente e decisero di approfittarne. Appena Penelope se ne andò, si diressero verso la tana e rubarono tutto quello che trovarono.
Quando la volpe tornò e scoprì il furto, fu furiosa. Sapeva immediatamente chi fosse il colpevole del tradimento e decise di dare una lezione a Penelope. La volpe andò da tutti gli animali del bosco e raccontò una storia: «Penelope non solo spettegola su di noi, ma si diverte a mettere gli animali l’uno contro l’altro per vedere cosa succede».
Quella sera stessa, il bosco era in fermento. Gli animali si riunirono e decisero di rimproverare Penelope. Quando la poiana tornò sul suo traliccio, trovò tutti gli abitanti del bosco che la guardavano con occhi severi. «Penelope,» disse la volpe, «le tue chiacchiere hanno causato solo guai. Ora dovrai affrontare le conseguenze.»
Penelope, colta di sorpresa, cercò di difendersi, ma capì presto che nessuno era disposto ad ascoltarla. Gli animali decisero che per un mese Penelope non avrebbe potuto volare al di sopra del traliccio e avrebbe dovuto restare a terra, aiutando gli altri con umiltà.
Durante quel mese, Penelope ebbe molto tempo per riflettere. Capì quanto le sue parole avessero ferito gli altri e quanto fosse importante rispettare la privacy e i segreti degli amici. Cominciò a conoscere meglio gli animali del bosco, non come oggetti di pettegolezzo, ma come amici con storie e sentimenti.
Alla fine del mese, gli animali si riunirono di nuovo. Penelope, cambiata e più saggia, promise di usare il suo acuto udito e la sua vista per aiutare, non per spettegolare. E così fece. Da quel giorno, Penelope divenne una preziosa vedetta per tutti gli animali del bosco.
Il rispetto e la discrezione sono fondamentali nelle relazioni con gli altri. Le parole possono costruire o distruggere, e bisogna sempre usarle con saggezza e gentilezza. Penelope imparò che essere una buona amica significa anche saper tenere per sé i segreti e usare le proprie capacità per il bene di tutti.