Magenta: una città che sta perdendo la sua serenità?
Magenta è davvero una città insicura? Non spetta a noi dirlo, ma ciò che emerge dalle voci dei suoi cittadini dipinge un quadro inquietante, fatto di insicurezze crescenti e sensazioni di degrado urbano sempre più difficili da ignorare. Abbiamo raccolto testimonianze dirette per realizzare una “fotografia” della città vista da chi la vive quotidianamente, non solo dagli abitanti ma anche dai visitatori che ne colgono ogni sfumatura.
L’ultimo episodio, l’ennesima rissa scoppiata in piena piazza, proprio davanti al palazzo comunale, simbolo dell’amministrazione cittadina, sembra essere solo la punta dell’iceberg. Altre risse si sono verificate in città, richiamando alla mente i famosi scontri tra “paninari” e ” Skinhead” anni ’80. Ma perché questi eventi sembrano oggi avere un peso diverso? La risposta, a detta di molti, è che tali episodi si sommano ad altri segnali di malcostume e degrado urbano.
Si parla di ragazzi che giocano a pallone in Piazza Liberazione, utilizzando come porte i portici storici appena restaurati, il cui costo è stato sostenuto dai proprietari degli immobili. E non è tutto: gli schiamazzi notturni e le risse tra giovani sono diventati una costante per i residenti. I pediluvi nelle fontane pubbliche, abbandoni di materassi e varie nelle strade, il dumping dei sacchetti in ogni dove, sono considerati un segno di inciviltà e di un senso civico che, giorno dopo giorno, sembra scomparire.
Non mancano le segnalazioni di spaccio di droghe leggere in piazza o nelle immediate vicinanze del comune, favorito, secondo i cittadini, dalla scarsa illuminazione serale. Dove c’è ombra, si sa, spesso si compiono azioni losche. La stazione ferroviaria rappresenta un altro punto critico, con segnalazioni di scambi di droga in pieno giorno, seguiti da atti di degrado, come un tossicodipendente che vomita su una carrozza del treno.
A peggiorare la percezione di insicurezza sono anche le testimonianze di giovani donne che dichiarano di avere paura a attraversare le piazze da sole, e di anziani che preferiscono restare chiusi in casa la sera per evitare incontri spiacevoli.
Insomma, l’immagine di Magenta che emerge dalle voci dei suoi cittadini è quella di una città dove si percepisce un crescente senso di insicurezza e degrado. Come ha detto qualcuno: “Si cerca di abbellire la città, ma se non si rende vivibile, sicura, luminosa e, soprattutto, se non si insegna la civiltà a chi non è abituato a rispettarla, il rischio è quello di rovinarla in breve tempo.”
È chiaro, dunque, che la percezione dei cittadini è quella di una città che sta perdendo la sua serenità e bellezza, e che sente urgente il bisogno di un cambiamento. Tuttavia, le istituzioni preposte a garantire la sicurezza sembrano avere “le armi spuntate” di fronte a una burocrazia e a leggi che spesso non tutelano adeguatamente le forze dell’ordine, lasciando l’individuo libero di agire senza molte conseguenze.
Le domande che molti si pongono sono: si potrebbe dare più potere alle forze dell’ordine, oggi percepite come impotenti? La politica e l’amministrazione hanno davvero la possibilità di invertire la rotta? Potrebbe servire un’azione concertata tra cittadini e istituzioni per restituire alla città la serenità perduta così da poter avviare un vero processo di abbellimento e rinnovamento? Per ora resta da vedere cosa accadrà nel prossimo futuro.