Ballarini: “Morata abiterà a Corbetta”. Il milanista: “Violata la mia privacy, cerco un’altra casa”. Ovvero, la sagra del nulla…

Ballarini: “Morata abiterà a Corbetta”. Il milanista: “Violata la mia privacy, cerco un’altra casa”. Ovvero, la sagra del nulla…


E così, cari amici di Naviglioparlante, mentre in parecchie parti di questo strano mondo pregano affinché le loro teste vengano salvate da una imminente pioggia di bombe, noi che siamo nati con la camicia sul sacro suolo Italico dibattiamo del caso Morata – Ballarini. Ovvero, quel che passa il convento di oggi. Il Balla, sindaco corbettese che, per convinzione, pubblica tutto, ma proprio tutto sui canali social, perfino la visita del pavone nel cortile del comune (ad onor del vero è uno dei post più simpatici, la periodica visita del pavone a palazzo municipale s’intende), lancia la news che ha fruttato oltre 400 mi piace solo su facebook (niente di eccezionale, diciamolo), oltre 4000 su Instagram (molto meglio, con relativa caterva di commenti) di Alvaro Morata che va ad abitare nella sua Corbetta. Passano poche ore e El Ariete (come viene soprannominato il puntero di Madrid che ha calcato gli stadi di Juventus, Atletico e Chelsea) rilancia dicendo che per colpa del Sindaco di Corbetta, che ha violato la sua privacy, sarà costretto a cercare un’altra casa.

Sia ben chiaro che forse il Balla avrebbe potuto aspettare qualche giorno prima di tirarla fuori questa clamorosa notizia. La smania di caricare subito quel che sappiamo in cerca di notorietà forse ci sta fregando tutti. Ma questo è il mondo di oggi e senza non potremmo più farne a meno. Detto ciò caro Alvaro, ma quanto pensi che avrebbe potuto resistere la tua privacy al giorno d’oggi? Due giorni? Tre? Se ti andava bene nel giro di una settimana usciva su tutti i siti e magari qualcuno (sempre in cerca di smania di protagonismo) la sbatteva su qualche gruppo per essere il primo e vantarsene pure. Almeno ci eravamo tolti ogni dubbio e sapevamo per certo che saresti diventato un cittadino di Corbetta perché l’aveva detto il Sindaco di quella città, senza ovviamente precisare la zona.

E poi, caro Alvaro. La privacy di un fuoriclasse che gioca nel Milan quale tu sei non è minimamente paragonabile a quella della sciura Maria e del marito sciur Augusto che hanno tutto il diritto che nessuno sbatta al pubblico dominio le loro cose. Certo che anche un fuoriclasse del calcio e, soprattutto, la sua famiglia, hanno il sacrosanto diritto di vivere in pace, senza il rischio di trovarsi ondate di tifosi sotto casa o anche gente peggiore. Ma sarebbe stato davvero complicato impedire di venire a saperlo. Giusto per concludere ci viene da dire: benvenuti nella sagra del nulla. Perché, diciamola tutta, questa diatriba puzza come il pesce marcio. Passiamo e chiudiamo, alla prossima amici di Naviglioparlante!

Graziano Masperi

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