Il sarcasmo tossico e la svalutazione degli hobby altrui

Il sarcasmo tossico e la svalutazione degli hobby altrui

Riflettevo su di un fatto: Viviamo in un’epoca delicata, travolti da eventi di ogni genere e fattura, da guerre lontane e crisi vicine, e tutto questo alimenta uno stress sempre crescente, quindi la realizzazione personale passa anche attraverso la scoperta di passioni e hobby che spesso esulano dal contesto lavorativo. Che si tratti di giornalismo, fotografia, scrittura di libri, collezioni, volontariato o qualsiasi altra attività volta ad arricchire la nostra vita interiore, o modo per esprimere la nostra creatività, serve per migliorare noi stessi e connetterci con il mondo in maniera autentica. Tuttavia, non tutti sembrano comprendere o apprezzare questa libertà creativa. C’è una dinamica sociale, sottile ma insidiosa, in cui alcune persone scelgono di reagire a queste passioni con sarcasmo e scherno, manifestando un atteggiamento che tradisce ben altro rispetto alla semplice ironia.

Quando una persona si dedica con passione a un hobby, ci aspetteremmo che le persone attorno a lei lo riconoscano, lo rispettino e magari ne siano ispirate. Eppure, succede spesso il contrario. Alcuni scelgono di ridicolizzare chi ha il coraggio di dedicare del tempo a ciò che ama. Il sarcasmo emerge come una forma di derisione mascherata da battuta innocente, quasi a voler sminuire ciò che, invece, dovrebbe essere ammirato e valorizzato.

Quante volte capita che, in una conversazione, il tono sarcastico di chi ti circonda si insinui tra le righe, insinuando dubbi sulle tue capacità o sulla legittimità del tuo hobby? Si inizia con una battuta che sembra inoffensiva, ma che lascia un retrogusto amaro, una sfumatura di disprezzo che ferisce. Oltretutto quando si fa notare questo comportamento, si ottiene una risposta che suona quasi sempre così: “Ma no, stavo solo scherzando. Ammiriamo davvero ciò che fai!”. Il sarcasmo viene negato, le intenzioni giustificate, eppure, la volta successiva, si ripete lo stesso copione. Non solo, questo atteggiamento viene spesso amplificato dal tentativo di cercare appoggio da parte degli altri presenti, come a voler creare un fronte comune di scherno verso ciò che amiamo fare.

Questo tipo di dinamica è estremamente tossica. Il sarcasmo reiterato e l’umorismo forzato non sono altro che una maschera per nascondere insicurezze, invidie o incapacità di comprendere l’importanza degli hobby altrui. È come se esprimere una passione, dedicare del tempo a qualcosa di personale, mettesse a disagio coloro che non trovano lo stesso tipo di appagamento nella propria vita. Forse è proprio questo che provoca la reazione sarcastica: l’hobby dell’altro diventa uno specchio che riflette le proprie mancanze, le proprie insoddisfazioni e frustrazioni. Eppure, è fondamentale resistere a questo tipo di pressione. Gli hobby e le passioni sono una parte essenziale di ciò che siamo. Rappresentano non solo un’evasione dal quotidiano, ma anche un percorso di crescita e arricchimento. Non dobbiamo permettere che l’ironia degli altri riduca il valore di ciò che facciamo. Il sarcasmo non dovrebbe mai avere il potere di sminuire ciò che ci rende felici. Infine, forse la vera lezione per tutti noi è imparare a sostenere e incoraggiare le passioni degli altri e magari dedicarci ad un Hobby che possa migliorarci invece di schernire o denigrare. Piuttosto di ridurre ciò che non comprendiamo, chiediamoci cosa possiamo imparare da chi coltiva un hobby con dedizione e passione. Ammirare l’impegno, la creatività e la costanza degli altri può essere una fonte di ispirazione e non motivo di derisione.

In conclusione, chi ride degli hobby altrui, sotto una coltre di sarcasmo, godrà momentaneamente della sua cattiveria, ma in fine rivelerà una persona insicura, incapace, frustrata da una vita triste fatta solo di lavoro, casa e bar, invece che dal valore reale della vita e delle passioni che smuovono le montagne. La prossima volta che ci troviamo di fronte a qualcuno che ci scherza sopra, ricordiamoci che il vero problema non siamo noi e le nostre passioni, ma l’incapacità di chi ci circonda di comprenderne la bellezza della vita.

Marcello Stoppa Corona

Imprenditore, scrittore, appassionato di fotografia naturalistica e paesaggistica, istruttore di trekking riconosciuto al Coni.

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