Día de los Muertos: un giorno speciale anche per gli amici a quattro zampe

Día de los Muertos: un giorno speciale anche per gli amici a quattro zampe

I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, che cadeva il 31 ottobre, che Samhain chiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti, e che le forze degli spiriti potessero unirsi al mondo dei viventi, Samhain era una celebrazione che univa la paura della morte all’allegria dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno. Da questo si crede che Halloween non nasca in America, ma che abbia origini antichissime provenienti dall’Irlanda. Ma in Messico a fine di ottobre non si festeggia solamente la festa di Halloween, “scherzetto o dolcetto” con maschere spaventose e zucche intagliate. Esiste una tradizione di rendere omaggio agli animali scomparsi. Questa tradizione è piuttosto recente, e ha già conquistato i cuori di molte famiglie messicane. In questa giornata, si allestiscono coloratissimi altari chiamati ofrendas. Il legame profondo tra il popolo casalingo messicano e i suoi animali domestici, in particolare con i cani, ha radici antichissime. Il rispetto per gli animali domestici risale al tempo degli aztechi, le credenze erano rivolte perlopiù al cane che aveva il compito di accompagnare le anime umane nell’aldilà. Oggi, rendere omaggio agli animali scomparsi non è solo un modo per ricordarli con affetto, ma anche per riconoscere l’importanza che hanno avuto nelle nostre vite. Gli altari sono un tripudio di colori e amore: fiori, candele, le foto che catturano momenti felici e gli snack preferiti degli animali, come se stessimo preparando un’accoglienza speciale per il loro ritorno.

Questa giornata ci ricorda che gli animali domestici non sono mai solo “animali”. Sono amici, confidenti, membri della famiglia a tutti gli effetti. In questo modo, il Día de los Muertos, oltre a festeggiare con mascheramenti vari, si espande per abbracciare tutti quei cuori che hanno reso le nostre vite più ricche, riempiendole di affetto incondizionato.

In questa foto si può vedere un esempio di altare: l’elemento fondamentale è la fotografia dell’animale passato a “miglior vita”. In seguito, solitamente, si collocata una ciotola con acqua e un piatto con il cibo preferito del nostro peloso e persino il suo giocattolo preferito. Infine, la cosa più importante, la candela. La luce della candela può restare accesa per alcuni minuti o per tutta la notte, lo scopo è illuminare la strada all’animale affinché possa raggiungere quella che era la sua casa, e ritrovare la famiglia che lo ha amato.

Marcello Stoppa Corona

Imprenditore, scrittore, appassionato di fotografia naturalistica e paesaggistica, istruttore di trekking riconosciuto al Coni.

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