Un gesto che scalda più di mille berretti.
Magenta/Milano: In un mondo spesso frenetico, dove l’indifferenza sembra regnare sovrana, la storia di Antonella ci ricorda che la gentilezza e l’umanità possono ancora sorprenderci. Tornando a casa dal lavoro a Milano, nella caotica stazione di Porta Garibaldi, Antonella si è trovata a vivere un episodio ormai raro. Mentre risaliva le scale per prendere il treno per Magenta, si è accorta di aver perso il berretto. Sconsolata, ha ripercorso la strada a ritroso, ma senza successo. Il berretto, seppur di poco valore, era un fedele compagno di queste fredde giornate invernali. Proprio quando stava per rinunciare e tornare sui suoi passi verso il treno dei piani alti, un uomo senegalese, uno di quelli che vendono libri in stazione, l’ha fermata bussandogli sulla spalla. Con un sorriso, le ha restituito il berretto. “Ho visto che ti era caduto a terra, ma non ho fatto in tempo a chiamarti”, le ha detto. Antonella, sorpresa, ha ringraziato l’uomo che continuava a sorriderle. Vedendo l’uomo che non aveva il cappellino, Antonella gli chiede se lo volesse. “Se a te non serve” dice l’uomo. Antonella, regalando un altro sorriso gli porge il berretto di lana, “te lo regalo” disse senza pensarci due volte. E se ne va a prendere il treno. In un contesto urbano spesso impersonale, l’atto di questo uomo ha riacceso in Antonella la speranza e la fiducia nel prossimo. Questa storia è un invito a tutti noi a non sottovalutare il potere di un piccolo gesto di gentilezza.