Madonna del Rosario con il Bambino, ovvero la santella di cascina Ticozzelli a Pontevecchio
Lo scorso anno abbiamo realizzato numerosi servizi sulle santelle della città di Magenta e della frazione di Pontevecchio. Un patrimonio indiscusso di storia e tradizioni che vogliamo preservare e che continueremo a valorizzare anche quest’anno. Uno di questi servizi con Francesco Bigogno lo abbiamo realizzato alla Cascina Ticozzelli di Pontevecchio. Era la seconda parte, quella superiore del cascinale che vi vogliamo proporre perché merita per la sua bellezza ed è spunto di riflessione. Collocata in uno dei cascinali più antichi del territorio risalente al ‘600. Salendo la scala si incontra la Madonna del Rosario con il Bambino. Una santella segnata dal tempo, ma davvero affascinante.
“E’ una santella posta sopra quella che incontriamo nel piano inferiore – spiega Bigogno – La Madonna del Rosario è stata dipinta, probabilmente, a cavallo tra il 18 e il 19° secolo ed è pur sempre visibile nonostante il tempo l’abbia in parte consumata. Intatte sono rimaste le espressioni del Bambino e della Madonna”. Bigogno si sofferma sul valore che i nostri antenati davano a queste raffigurazioni. In epoca medioevale era frequente l’usanza di mettere una corona di rose alle statue della Madonne. Simboleggiavano le preghiere belle e devozionali. “Quando si chiedeva una grazia – continua – c’era la caratteristica di mettere una corona attorno alla testa della Madonna. Furono probabilmente i monaci cisstercensi a creare una corona che oggi conosciamo come Rosario”. E poi c’è la riflessione sulla storia che quella santella custodisce. “Pensate che bello pensare alla fede dei nostri antenati – conclude – Per proteggere la casa e le bestie si affidavano alla mamma, ovvero alla Madonna. Colei che ci ascolta sempre”.