Il Monumento della Vittoria Alata: Un Simbolo di Memoria e Riflessione
Il 4 novembre rappresenta una data di grande significato per l’Italia, in quanto ricorda l’armistizio di Villa Giusti, firmato il 3 novembre 1918. Questo accordo segnò la fine delle ostilità della Prima Guerra Mondiale e la vittoria italiana, sancendo la sconfitta dell’Impero austro-ungarico. È un momento da onorare, non solo per celebrare il coraggio e il sacrificio dei nostri soldati, ma anche per riflettere sulle lezioni dal passato e dal sacrificio dei soldati che hanno combattuto per la libertà. La libertà è un diritto fondamentale che richiede impegno e sacrificio. Ed è essenziale comprendere che la libertà non è mai scontata e deve essere difesa ogni giorno.
Nel cuore di Magenta, in piazza Vittorio Veneto, sorge imponente il Monumento della Vittoria Alata, dedicato ai caduti di tutte le guerre (foto storica allegata). Inaugurato il 26 aprile 1925 dal Re Vittorio Emanuele III, (foto storica allegata) questo monumento rappresenta un tributo duraturo a coloro che hanno sacrificato le proprie vite per la libertà e la giustizia. L’opera, realizzata dallo scultore Giannino Castiglioni, è un richiamo visivo potente: la figura alata che troneggia sulla sommità simboleggia la vittoria, ma anche la pace e la speranza di un futuro migliore.
Oggi, mentre celebriamo il coraggio di questi uomini e donne, è fondamentale riflettere su come valorizzare il loro sacrificio. Viviamo in un’epoca in cui la libertà conquistata con tanto dolore sembra talvolta essere data per scontata. Troppo spesso vediamo i giovani impegnati in atti che non rendono giustizia a quello che è stato conquistato. È nostro dovere, a tutti i costi e in tutti i modi possibili, ricordare loro che la libertà non è un diritto inalienabile, ma un privilegio che richiede responsabilità civile e sociale.
Curiosità: per i Magentini più attempati, avrete notato dietro al monumento “la curta di trì cù”.
(Fotografie da archivio Castiglioni I.)