Da Magenta a Milano Porta Ticinese in mountain bike passando davanti alla bellissima chiesa di San Cristoforo
Da Magenta a Milano Porta Ticinese in mountain bike. Un tracciato semplicissimo, completamente piatto, ma niente affatto monotono. Sono sessanta chilometri tra andata e ritorno che possono essere sopportati benissimo da bikers di livello medio basso. Insomma, non è necessario avere nelle gambe migliaia di chilometri dall’inizio di quest’anno per affrontarlo anche domani. Partendo da Magenta si percorre la strada alzaia seguendo Robecco sul Naviglio, Cassinetta di Lugagnano,. Albairate per arrivare a Castelletto di Abbiategrasso. A quel punto il Naviglio svolta e punta dritto verso Milano. Si continua a costeggiare il Naviglio Grande ed è quello, forse, il tratto più monotono.
Fino a Gaggiano non incontrerete un granché, ma solo campagne sulla vostra destra (all’andata..) e il Naviglio sulla sinistra. Sono circa dieci chilometri finché si arriva a Gaggiano. Si supera il ponticello e si cambia proseguendo verso Milano, ma dalla parte opposta. A quel punto più si va verso Milano e più il paesaggio cambia. Bikers e runner aumentano metro dopo metro. Arrivando a Milano la strada alzaia è riempita da una moltitudine di persone. Vecchi ponti, quello dedicato ad Alda Merini è il più famoso, il mercatino del sabato, la bellissima chiesa di San Cristoforo, le trattorie milanesi, i turisti che arrivano da tutta Europa. Questa mattina c’era poca gente perché i ristoratori erano impegnati nelle pulizie dopo la nottata. Ma nel pomeriggio la zona si riempie.
E’ questo un bellissimo angolo della Milano di una volta che è davvero bello da vedere. Questa mattina l’ho percorso in scioltezza, di primo mattino quando era ancora fresco e tutto lasciava presagire una bella pedalata. L’ho fatta ad una media di circa 21 chilometri l’ora arrivando a a Milano con il vento a favore e senza essere per nulla stanco. La chiesa di San Cristoforo la metto tra i monumenti religiosi che preferisco ai primissimi posti. Risale al XIII secolo ed è la testimonianza di un lunghissimo periodo storico di fede della città di Milano. Confesso che quando la passo in bicicletta rallento e la osservo sempre con stupore e ammirazione. E’ uno dei nostri luoghi sacri e belli. Andiamolo a visitare, ne vale la pena.