Volete andare in Iran? Prendete su e andate, se aspettate il momento giusto non ci andrete mai
Certo che parlare dell’Iran il giorno dopo l’uccisione del leader di Hamas da parte di Israele nella capitale Teheran, potrebbe apparire strano. Tanto più se lo faccio dalle colonne di Naviglioparlante dove, per scelta, diamo notizie serene e, soprattutto, positive. Ma diciamocelo chiaro. Cosa c’è di più positivo se non visitare un paese che non è proprio come il nostro? Chi scrive ha visitato sia Israele che l’Iran ed è rimasto affascinato da entrambi, senza alcuna ombra di dubbio. Ci tornerei anche domani, sia in Israele che in Iran e lo farei con gioia. Ma parliamo di Iran e facciamolo dando alcuni consigli. Anzitutto informatevi bene sugli usi e costumi che troverete in Iran. Le donne devono obbligatoriamente indossare il velo, la hijab. Ne ho viste tantissime di ragazze in Iran che sfidano apertamente la polizia morale, ma voi italiane non fatelo. In Iran anche per gli uomini sono vietati i calzoncini. Ho visto ragazzi correre con i calzoncini, naturalmente se uscite a farvi una corsa non ve lo impedisce nessuno. In Iran è vietato baciarsi, potrebbe scattare l’arresto specie se la ragazza è senza velo.
E l’arresto vuol dire galera e forse anche qualcosa di peggio. Meglio non rischiare, anche se chi scrive ha rischiato. Attenzione, se andate in Iran munitevi di denaro locale perché i circuiti internazionali non funzionano. Meglio se vi rivolgete ad una guida locale (noi ne avevamo una bravissima che ha pensato a tutto), altrimenti vi troverete in difficoltà. Internet ha delle limitazioni e i social (compreso Whatasapp) non funzionano. Occorre munirsi di sim card iraniana e scaricare una Vpn che però, nella maggior parte dei casi vi farà impazzire. Per intenderci ad ogni messaggio Whatsapp la connessione saltava e dovevo ricaricare la Vpn. Naturalmente la vendita di alcolici è severamente vietata. Fatevene una ragione, vi troverete in uno stato islamico. Ma parliamo di quel che c’è da vedere perché un viaggio in Iran potrebbe rivelarsi l’esperienza più emozionante della vostra vita e, se posso darvi un consiglio, andateci. Se guardate le notizie dall’Iran non sarà mai il momento giusto perché è uno di quei paesi dove potrà sempre succedere qualcosa. E allora fate come me. Prendete su e andate. Alla scoperta di una terra che non avrei mai immaginato essere così accogliente e ricca di fascino. Da amante dei viaggi quale sono quando Manuel mi ha chiesto se avessi avuto piacere a partecipare a questo viaggio non ho esitato un secondo a rispondere in maniera affermativa. Non è stato un viaggio semplice, il gran caldo mi mette sempre a dura prova non essendo io un appassionato delle temperature elevate. Quando atterriamo all’aeroporto Ayatollah Komeini è notte fonda e a riceverci c’è la nostra guida locale., Rojin.
E’ una bella ragazza (bella, come tutte le ragazze iraniane) che ha studiato in Italia, ma è rimasta fortemente innamorata della sua terra da decidere di fare la guida turistica accreditata dal Governo iraniano. Ribadisco questo consiglio per chi vuole intraprendere un viaggio in Iran: affidarsi ad una guida preparata, come lo è Rojin che parla italiano, il che è fondamentale. Partiamo alla scoperta della capitale Teheran. E’ una grande città ordinata. Il gran bazar è riempito da un brulicare di persone in cerca di qualcosa. E’ il periodo della campagna elettorale perché il venerdì successivo si vota. Andiamo a visitare palazzo Golestan, risalente alla dinastia Qajar. Il nostro tour continua alla volta di Qom, è la città conservatrice dell’Iran, la città sacra per gli sciiti iraniani. Ci spingiamo a Naein e Meybod, patrimonio dell’umanità Unesco. E’ una città preislamica e, quindi, culla di tesori millenari. Proprio da qui partì la civiltà. Il castello, il caravanserraglio, luoghi magici di un tempo antico. Il caldo asfissiante non mi permette di godere appieno di questi panorami unici, ma alla fine riesco a tirar fuori il meglio. A Yazd troviamo il tempio zoroastriano con il fuoco perennemente acceso.
Da lì partirono le grandi religioni monoteiste. E poi Pasargad, la prima capitale dell’impero Achemenide fondata da Ciro il grande nel 546 a.c. Continuiamo a Shiraz, Persepoli, una delle cinque capitali dell’impero Achemenide, Izadkhast. Una sorpresa quest’ultima. Con il suo caravanserraglio e il suo castello in mezzo al nulla. E, infine, Esfahan, con la moschea dello Scià e la sua bellissima piazza. E un bazar dove facilmente si incontrano commercianti che hanno spesso rapporti con l’Italia. Incontriamo chi è venuto a Rho Fiera o chi conosce bene Milano perché tutti gli anni partecipa alla Bit, la borsa internazionale del turismo. Sarebbe impossibile raccontare tutte le emozioni che si raccolgono in un viaggio in Iran. Ci vengono in mente le parole di una donna che abbiamo conosciuto casualmente e che ci ha detto che in Iran bisogna venire più volte. Perché ogni volta sarà diversa dalla precedente. Volete andare in Iran? Non leggete troppe notizie. Prendete su e andate, alla scoperta di una terra nuova che merita di essere vista.