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Carlo Castiglioni nasce durante un temporale elettromagnetico nel 1968, in un punto imprecisato tra Magenta, Marte e una trattoria con vista Naviglio. La levatrice afferma che appena nato abbia già sussurrato: “Venere è in opposizione… preparate le acciughe.” Cresciuto tra le chiuse e i misteri dell’alta pianura lombarda, Carlo sviluppa fin da subito una spiccata sensibilità per i moti celesti, le antenne paraboliche e le vibrazioni del salame nostrano. A sei anni costruisce il suo primo telescopio con due fondi di bottiglia, un righello e un pelo di baffo di zio Gustavo. A otto legge il futuro nella schiuma del cappuccino e nei rami storti del gelsomino. Oggi cura la rubrica oroscopica del Naviglio Parlante, dove ogni settimana sforna profezie astrali con la stessa energia con cui mescola il risotto. Le sue previsioni, amate da alcuni e temute dai mulini a vento, si distinguono per perle come: “Cancro: attento agli armadilli emotivi.” “Bilancia: se sogni lumache giganti, è il momento di cambiare deodorante.” Autoproclamatosi Astro-Medium della Bassa e Profeta Idraulico dell’Ovest Milanese, Carlo vive in una barchetta ormeggiata tra Abbiategrasso e un'altra dimensione, dove dialoga con il suo alter ego astrale: un bassotto chiamato Plutone. Nel tempo libero insegna ai lombrichi a meditare, raccoglie segnali cosmici con un colapasta e sta scrivendo il suo primo romanzo autobiografico: "Ho letto il mio futuro nel brodo, ed era al dente."