Il Mistero del Passeggino “dimenticato” davanti alla libreria Il Segnalibro di Magenta.
Un mistero sta affliggendo (o forse divertendo) gli abitanti di Magenta e gli avventori della libreria “Il Segnalibro”. Un solitario passeggino staziona imperterrito davanti all’ingresso.
Tutto è iniziato in un giorno imprecisato – forse un martedì piovoso, forse un giovedì ventoso, le testimonianze sono confuse. Il fatto sta che dal nulla è comparso questo passeggino. Inizialmente, si pensava a una svista. Una di quelle classiche dimenticanze da genitore (o da nonno). Ma i giorni sono diventati molti, beh, abbiamo smesso di contarli. Il passeggino è ancora lì. Emanuela lo ritira la sera per rimetterlo antistante la libreria il mattino. Il mistero si infittisce. Da dove è arrivato questo passeggino?
Che sia una Smaterializzazione improvvisa? Sapete, di quei portali di spazio-temporale, modello serie televisiva di Star Trek, che si è aperto proprio qui, espellendo un passeggino da un’altra dimensione. Forse una dimensione dove i passeggini vengono usati come veicoli di fuga dopo rapine in biblioteche intergalattiche.
Oppure lo ha portato una cicogna… una cicogna anziana e in pensione, non più in grado di trasportare neonati, e ha deciso di riciclarsi consegnando solo mezzi di trasporto vuoti. Ma perché proprio davanti a una libreria? Forse sperava che il passeggino si leggesse un libro in attesa di un evento nella zona.
Ma potrebbe essere che è scappato di casa. Sì sì, stanco della routine pappa-nanna-passeggiata, ha deciso di darsi alla fuga in cerca di avventura e cultura. “Il Segnalibro” sembra una meta più che degna per un passeggino in cerca di evasione letteraria.
Più plausibile ma meno probabile è quella di un esperimento artistico concettuale. Dopo la banana di Cattelan ci si può aspettare di tutto nell’arte. Così un artista ignoto ha voluto rappresentare la “leggerezza dell’essere” o forse la “pesantezza dell’abbandono” posizionando il passeggino in quel luogo strategico. Già mi immagino il titolo… la carrozzina in attesa di una trama (ok, lo so, è un titolo del cavolo).
Ma si dai! È arrivato… portato dal vento… questa è forse la teoria preferita dai sognatori e da chi ha visto troppi film come me. Una folata particolarmente potente lo ha sollevato da chissà dove e lo ha depositato delicatamente davanti alla libreria. Un atterraggio morbido, per fortuna.
Comunque sia il passeggino è ormai diventato parte del paesaggio urbano di Via Roma e rimane un enigma. Un piccolo, curioso mistero quotidiano che aggiunge un tocco di surrealtà alla vita di Magenta. E chissà, forse un giorno, tra le pagine di un libro preso proprio lì accanto, troveremo la soluzione a questo affascinante, quanto inspiegabile, caso del passeggino dimenticato (o forse, semplicemente, in cerca di un buon libro). Nel frattempo, se passate di lì, dategli un’occhiata. Non si sa mai che vi racconti qualcosa… in silenzio, ovviamente. È un passeggino riservato.