Pyramiden, città fantasma alle Svalbard. Territorio norvegese, ma di fatto si torna alla ex Unione Sovietica
Un viaggio alle Svalbard che si rispetti deve prevedere una tappa a Pyramiden. E’ un paese fantasma, nel senso che fino alla fine degli anni ‘90 era una città mineraria e oggi non lo è più. Ma si può accedere perché c’è un hotel per i turisti che decidono di arrivare fino al 79° parallelo nord. Ci siamo arrivati con la motoslitta (attenzione alla schiena) e ci siamo immersi nell’atmosfera di un tempo ormai passato. Pyramiden (che deriva il suo nome da un monte a forma di piramide) appartiene alla Norvegia, ma di fatto sembra di raggiungere un paese della ex Unione Sovietica. Ed è effetti è proprio così. Le poche persone che gestiscono l’hotel sono risse, nella maggior parte di San Pietroburgo.
Tutte gentilissime e capaci di farti sentire a casa loro. Piramyden, come abbiamo detto, era una cittadina mineraria che offriva un buon compenso ai russi e agli ucraini che decidevano di vivere in quel luogo sperduto per un certo periodo di tempo. Come tutte le cittadine della ex Unione Sovietica aveva tutto. Chi ci viveva poteva contare anche su strutture sportive all’avanguardia, per esempio una piscina e un campo per giocare a pallacanestro e anche questo è tipico di quelle cittadine. Insomma, a vederla mi ricordava un po’ Pripyat in Ucraina (Chernobyl), anche se di dimensioni minori. Poi, per una serie di motivi, la miniera venne chiusa e gli abitanti la lasciarono. Pyramiden divenne una città fantasma, ma sono rimasti tutti i cimeli di un tempo a cominciare dalla statua di Lenin, la più a nord del mondo. Perché non sfruttare questo patrimonio storico che fa parte di un’epoca ormai lontana? E così si decise di riaprirla per motivi turistici. Ci si arriva solo grazie a guide esperte ed è circondata dagli orsi polari.
E’ proprio a Pyramidea che abbiamo assistito all’inseguimento da parte di un orso bianco dell’addetto alla sicurezza uscito per spaventarlo. Ci sono momenti in cui Pyramiden è vuota, ma nel fine settimana si popola di turisti. Norvegesi e austriaci ci hanno tenuto compagnia per un week end in quella cittadina dimenticata dal mondo. Un’esperienza da fare per coloro che decidono di recarsi alle Svalbard.