Imperdibile cena‑concerto 25 Aprile: Sindaci Rock portano solidarietà e festa

Ma chi l’avrebbe mai detto, quella sera di dicembre del lontano 2002, che un manipolo di sindaci con la voglia matta di imbracciare chitarre e battere cassa sarebbe diventato la “Anci Band dei Sindaci”? A ricordarcelo – quasi con la meraviglia di chi ancora non ci crede del tutto – è Sergio Garavaglia: cantante, promoter, agitatore culturale, e anima instancabile di Genteincomune.

Sergio racconta che, da quel debutto prenatalizio, la band non ha mai chiesto un euro di cachet: solo un tetto sotto cui dormire, magari un piatto caldo, e via a suonare per chi ha bisogno. Nel 2007 arriva persino la benedizione ufficiale di ANCI nazionale: “La band dei Sindaci d’Italia”, timbro e tutto. E intanto un inno – “L’Italia dei Comuni” – finisce inciso su disco (lo trovate su YouTube, cercate “Sergio Garavaglia”, fate prima).

Poi ci sono gli episodi da romanzo. Milano, Teatro Franco Parenti, 2010: serata per aiutare Veggiano, finito sott’acqua dopo l’alluvione. Alla fine del concerto arriva la targa della Presidenza della Repubblica. Non male per dei sindaci in trasferta, no?

Ventidue anni volati via a macinare chilometri: piazze di paese, teatri, pub, tendoni montati in fretta accanto alle zone terremotate o sommerse dal fango. Pure una tournée in Ungheria – perché la solidarietà, quando parte, mica si ferma al confine.

Negli ultimi tempi l’avventura ha preso forma di teatro‑canzone: testi, regia e – ça va sans dire – voce di Garavaglia. Dopo “Mai più guerre” e “Latitudine periferie”, ecco la nuova chicca 2024‑25: “La vita l’è bèla… a parlare con i limoni”. Un viaggio (in dialetto e non) fra gli anni Sessanta, Settanta, Ottanta e Novanta di Milano, pescando a piene mani da Jannacci, Gaber, Cochi & Renato e qualche brano originale. Un modo – dice Sergio – “per tirar fuori il nostro Dna musicale e cabarettistico, quello che ci tiene vivi”.

Per dire grazie a chi li segue da sempre, la band ha pensato a una cena‑concerto proprio la sera del 25 Aprile, ottant’anni dalla Liberazione: festa grande, da onorare insieme e in libertà. L’osteria che li ospita (evviva l’ospitalità!) farà da palcoscenico a un repertorio che mescola cantautori e rocker: De Andrè e PFM, Battisti e Vasco, Zucchero, Paoli, Bennato, Carosone, Nomadi… e via così, fino all’ultimo bis.

E non mancheranno tre pezzi inediti firmati Garavaglia‑Taverna, freschi di selezione per il concerto del Primo Maggio a Legnano.

Insomma, la tavola è apparecchiata: musica “leggera ma impegnata”, una manciata di storie e un brindisi tra amici. Prendete nota, venite con la voglia di cantare: noi vi aspettiamo – ché, in fondo, l’Italia dei Comuni è proprio questa qui.

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